Esperienza guidata di autoconoscenza. L'attività è rivolta a chi desidera avvicinarsi ad una maggiore consapevolezza di sé, esplorare le proprie potenzialità ed aprirsi con più fiducia alla bellezza della vita.
METODOLOGIA La metodologia avrà come riferimento teorico-applicativo i principi fondamentali dell’indirizzo fenomenologico-esistenziale della psicologia umanistica e si baserà sulle tecniche del counseling ad approccio non direttivo centrato sulla persona di Carl Rogers e sulla prassi semi-direttiva ed espressiva della Gestalt di Fritz Perls.
MODALITA' DI ISCRIZIONE Inviare la richiesta compilando il modulo presente nella pagina "CONTATTI" precisando il nome dell'attività alla quale si intende iscriversi.
Il laboratorio ha un costo di 15 euro. Verrà attivato con un numero minimo di 8 partecipanti.
LA METAFORA DELL'ALBERO Metafora religiosa, letteraria e psicologica, l'albero evoca una molteplicità di significati. In virtù della sua verticalità, rappresenta l'unione tra cielo e terra, tra spirito e materia, tra sacro e profano; si erge come simbolo di vita e conoscenza. La sua tripartizione in radici, tronco e chioma richiama la triade temporale passato-presente-futuro, che convivono in un'integrazione dinamica soggetta al rinnovamento continuo. Sottoposto al ciclo naturale degli eventi, incarna la mutevolezza che si esplica nell'alternanza fioritura-caduta-rinascita e nel susseguirsi delle diverse condizioni esterne (vento, pioggia, gelo, neve, nebbia, sole). Tale mutevolezza, che porta incessantemente a ritrovare ciò che si era perduto, offre al nostro immaginario un ventaglio di speranza: i rami si spogliano o vacillano sotto la spinta del vento, ma l'albero rimane saldamente ancorato alla terra, pronto a rifiorire, ad esplorare attraverso l'immensità delle sue ramificazioni, nuove e infinite possibilità. Così l'uomo è in sé memoria e progettualità che si realizza nel qui ed ora, sperimentando la vastità delle opportunità che la vita gli offre, in un eterno rinnovamento e avvicinamento a se stesso. Assapora gioie e delusioni, sperimenta perdite e rinascite, struttura la propria identità ed esprime le sue potenzialità attualizzandosi nei frutti che germogliano. Così l'esistenza si arricchisce di nuovi significati e traccia traiettorie che accorciano le distanze del cielo.
Dai miei piedi spuntano nuove radici, danno vigore a quelle antiche, abbracciano quelle più fragili. Il mio tronco scopre una stabilità inattesa. Spirano brezze e venti ostili, ma una linfa generosa mi sostiene, mi prolunga le braccia. I miei rami toccano il cielo e germogliano frutti, si aprono fiori. Come perle risplendono nella luce. Non mi ferisce la pioggia, non mi spaventano i temporali. Intorno a me, altri alberi. Li vedo. Mi vedono.